Yaryna Grusha

Scrittrice e traduttrice dall’ucraino


Traduzioni

Copertina del libro 'Guardando le donne guardare la guerra'

Guardando le donne guardare la guerra

Guanda, 2025

È il 17 febbraio 2022 e Victoria Amelina è in partenza con il figlio per una breve vacanza in Egitto. La situazione in Ucraina è precaria, tutti parlano di una mossa imminente della Russia, ma nessuno sa con certezza quando avverrà. Al momento, nella vita di Victoria ci sono delle novità positive: sta scrivendo un romanzo, sta organizzando un festival di letteratura e sta prendendo i primi contatti con Truth Hounds, una ONG che si occupa di raccogliere le testimonianze delle vittime di guerra. Il 24 febbraio la situazione precipita: la Russia dà inizio all’invasione su larga scala. All’improvviso gli obiettivi di Victoria cambiano e come tanti suoi colleghi mette da parte la scrittura per trasformarsi in reporter e investigatrice sul campo, facendosi portavoce di donne straordinarie che, come lei, si uniscono alla resistenza. Tra queste Evhenia, un’avvocata che ha scelto di arruolarsi nelle Forze di difesa; Oleksandra, Premio Nobel per la pace, che documenta decine di migliaia di crimini di guerra; e Yulia, una bibliotecaria che indaga sul rapimento e l’omicidio di un altro scrittore, Volodymyr Vakulenko. La sera del 27 giugno 2023, Victoria è a cena con altri autori in un ristorante a Kramatorsk, nella regione di Donetsk, quando un missile russo distrugge il locale, provocando la morte di tredici persone e decine di feriti. Lei, colpita alla testa, morirà pochi giorni dopo, il 1° luglio, a soli trentasette anni. Senza mai perdere lo sguardo da narratrice, Victoria Amelina ci ha lasciato un ritratto vivido e originale delle devastazioni della guerra e del costo della resistenza, raccontando in presa diretta, fra le macerie di scuole, teatri e centri culturali, le drammatiche vicende del suo popolo.

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Copertina del libro 'Il canto della foresta'

Il canto della foresta

Mondadori, 2024

In un antico bosco, selvaggio e misterioso, una creatura fatata dall’indole sensibile e delicata, la bellissima Mavka, si innamora di un umano, il contadino Lukaš. Il quale però, invece di coltivare il suo grande talento per la musica e la poesia, cede a una quotidianità di duro lavoro e tante preoccupazioni. Al grigiore della sua vita si contrappone il mondo libero della foresta, un regno superiore fatto di sapienza e bellezza. In esso, attraverso l’amore, le metamorfosi e le prove iniziatiche che deve superare, Mavka raggiunge infine uno stato del tutto disincarnato, e diventa pura voce, la voce che parlerà alle future generazioni.

Testo suggestivo e popolarissimo in Europa orientale, Il canto della foresta (1911) fonde elementi del folclore slavo con la mitologia greca e rilegge il mito di Euridice e Orfeo alla luce di tematiche di grande modernità, a partire da una nuova visione della donna.

Lesja Ukrajinka (pseudonimo di Larysa Kosač, Ucraina 1871 – Georgia 1913), poetessa e femminista ante litteram, è una figura iconica della cultura ucraina. Poliglotta, per motivi di salute trascorse lunghi periodi in diversi Paesi del Mediterraneo e del Caucaso. Le sue opere – soprattutto poemi drammatici – contribuirono ad affermare la dignità e l’indipendenza culturale del suo Paese.

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Copertina del libro 'Donbas è Ucraina'

Donbas è Ucraina

Linkiesta Books, 2023

La vera storia delle regioni  di Donetsk e di Luhansk e del mito colonialista creato dall’Unione Sovietica

Se pensate che il Donbas sia un regione carbonifera abitata esclusivamente da minatori russi, che parlano solo russo e sono sempre pronti ad accogliere tra due ali di folla festante i “liberatori” russi mandati da Vladimir Putin, allora vuol dire che la menzognera propaganda sovietica e postsovietica è stata efficace. Kateryna Zarembo, con un viaggio appassionato nelle pieghe di quelle terre, dimostra invece che nel Donbas ucraino (che sarebbe più corretto indicare con l’espressione “la regione di Donetsk e quella di Luhansk”) c’è una stratificazione di popoli, di lingue e di religioni. Che quell’area geografica ha antichi legami con l’Europa occidentale. Che vi sono fiorite molte tradizioni culturali e politiche di matrice ucraina e filoeuropea, puntualmente represse dal rullo compressore russo. E che, comunque, essere di madrelingua russa non vuol dire parteggiare per forza per l’espansionismo del Cremlino invece che per la democrazia e la libertà.

Kateryna Zarembo è un’analista politica e docente universitaria ucraina che si occupa di politica estera, di politica di sicurezza e di studi sulla società civile del suo Paese. Da maggio 2022 è ricercatrice presso la Technical University di Darmstadt in Germania. Insegna alla Kyjiv-Mohyla Academy ed è membro associato del New Europe Center della capitale ucraina.

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Copertina del libro 'Mavka e la foresta incantata'

Mavka e la foresta incantata

Mondadori, 2023

In Ucraina, esiste un luogo magico in cui tutto è possibile. Dopo un lungo inverno Mavka, l’anima della Foresta, riapre gli occhi. Il freddo è passato e tutti gli animali e le piante si preparano a risvegliarsi, ma non sanno ciò che li attende. Un’umana infatti, Kylyna, sta tramando per rubare ciò che hanno di più prezioso: la Sorgente della vita. Per arrivare al suo scopo, la donna si affida alle guardie del corpo Erik e Derik e al musicante Lukas, che è costretto a partecipare alla ricerca per trovare la foglia del Salice magico che può salvare suo zio Lev da una malattia. Tra ninfe della natura, antichi spiriti e cicogne, Mavka e il fedele gattorana Swampy, l’ultimo della sua specie, vivranno un’avventura sorprendente che li porterà ad abbattere pregiudizi e a portare finalmente la pace tra umani e abitanti della Foresta. Età di lettura: da 10 anni.

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Copertina del libro 'Sotto il vulcano. Idee/Narrazioni/Immaginari. Rivista trimestrale. nr. 7. Sopravvissuti'

Sotto il vulcano. Idee/Narrazioni/Immaginari. Rivista trimestrale. nr. 7. Sopravvissuti

Feltrinelli, 2023

Al centro di questo numero parliamo di Sopravvissuti, il tema scelto da Paolo Giordano, scrittore e giornalista, vincitore del Premio Strega 2008, insieme a Marino Sinibaldi. A raccontarci le diverse sfumature di una condizione che in quest’epoca sembra improvvisamente riguardare tutti, anche l’Occidente un tempo benestante, sono come sempre scrittori, scienziati, attivisti, poeti, fumettisti e giornalisti attraverso racconti, memoir, riflessioni, graphic novel e interviste. Accanto a loro, le rubriche degli autori che accompagnano la rivista fin dal primo numero.

Per questa rivista Yaryna Grusha ha tradotto le poesie degli autori ucraini Artur Dron’, Natalka Marynčak, Kateryna Mychalicyna, Svitlana Povaljajeva e Valerij Puzik.

“Sotto il vulcano” è una rivista trimestrale che, nell’arco di una serie di dieci numeri, si propone di mostrare, documentare, raccontare e reimmaginare la realtà. La scommessa è che da traumi come quelli che stiamo vivendo nascano pensieri e narrazioni nuove. Il proposito è di raccoglierli e, senza promettere risposte, aprire uno spazio in cui le domande più profonde, serie, affascinanti vengano a galla e trovino voce.

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Copertina del libro 'Viceversa. Letteratura. Vol. 17: Per ripicca'

Viceversa. Letteratura. Vol. 17: Per ripicca

Edizioni Casagrande, 2023

C’è chi si ribella e dice di no e chi resiste in silenzio con perseveranza e fermezza. Chi si oppone a regole e imposizioni e chi dà voce a una protesta più intima e privata. Che sia per necessità o per ripicca, per urgenza personale o contro il parere altrui, all’opposizione si approda per varie ragioni. Ma che significato ha nelle nostre vite e cosa rivela del nostro rapporto con il mondo e con gli altri? Come tanti gesti di ostinazione o di sfida, questo numero presenta un florilegio di piccole ribellioni che invitano a interrogarsi sul significato di opposizione e sulla letteratura come espressione di una voce contraria.

Per questa edizione Yaryna Grusha ha tradotto le poesie di Tetjana Maljartschuk

«Viceversa Letteratura», apparsa per la prima volta nel maggio del 2007, è una rivista annuale dedicata alla letteratura svizzera. Pubblicata in italiano (Bellinzona, Edizioni Casagrande), francese (Genève, Editions Zoé) e tedesco (Zürich, Rotpunktverlag), in tre volumi distinti, la rivista nasce dall’esperienza della rivista romanda «Feuxcroisés» e si propone in particolare di promuovere gli scambi letterari al di là delle barriere linguistiche.

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Copertina del libro 'Linkiesta Magazine. Omaggio all’Ucraina'

Linkiesta Magazine. Omaggio all’Ucraina

Linkiesta, 2022

Questo numero di Linkiesta Magazine non è semplicemente dedicato a un popolo ammirevole e alla sua battaglia per la libertà, ma è stato ideato, progettato, scritto, disegnato e fotografato da intellettuali, scrittori, registi, designer e fotografi ucraini, sotto la guida della scrittrice Yaryna Grusha, docente di Letteratura ucraina alla Statale di Milano, collaboratrice de Linkiesta dall’inizio della guerra e protagonista della favolosa serata “Per l’Ucraina, per l’Europa” organizzata da Linkiesta e da Repubblica al Teatro Franco Parenti di Milano il 13 marzo 2022. 

Yaryna Grusha ha coinvolto i designer Romana Romanyshyn e Andrij Lesiv per la cover di questo numero, il principale intellettuale contemporaneo ucraino Volodymyr Yermolenko, la scrittrice del Donbas Olena Stiazhkina, il regista tataro di Crimea Nariman Aliev, il direttore dell’Ukranian Institute Volodymyr Sheiko e la saggista di Kyjiv Kateryna Zarembo, oltre a scrivere lei stessa un testo sullo sgomento di vivere la guerra in remoto dall’Italia ma con la famiglia e gli amici sotto la minaccia costante dell’aggressione russa. Le fotografie sono di Stanislav Senyk e raccontano le feste per la maturità degli studenti delle scuole distrutte di Chernihiv.

Siamo partiti dall’entusiasmo rivoluzionario e antifascista della Barcellona degli anni Trenta che George Orwell ha reso immortale in Omaggio alla Catalogna, perché non c’è niente di più simile a quella febbricitante aspirazione antifascista quanto l’universale mobilitazione popolare ucraina contro l’invasore russo. Omaggio all’Ucraina, dunque. Christian Rocca, direttore editoriale de Linkiesta.

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